lunedì 29 ottobre 2007

Ci vuole una politica forte e autorevole, una classe dirigente in grado di pensare al futuro del Paese.

“Questo governo non è in grado neanche di tagliare le cravatte di due centimetri. Non è in grado di tagliare nulla. Non c'è coesione. Abbiamo bisogno che il governo governi, che prenda delle decisioni, qualsiasi esse siano. Il Paese non è governato. Da 12 anni è impossibile prendere decisioni di fondo. Non sono contento di un Paese che vede il proprio futuro di leadership con Brambilla e Grillo, non mi sta bene, non ci sta bene. Ci vuole una politica forte e autorevole, una classe dirigente in grado di pensare al futuro del Paese e non solo alle elezioni del prossimo mese, come se fosse il modo per risolvere i problemi.”
Non possiamo non condividere. La battaglia per il CAMBIAMENTO è appena cominciata.

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Il Presidente di Confindustria ha fatto il punto della situazione. I partiti si sono indignati e ribellati. A me pare che quello che ha detto sia ineccepibile, il paese ha bisogno di una nuova leadership e di una nuova classe dirigente. Bisogna dare il via a una nuova campagna di riforme strutturali, l'immobilismo di questo governo è durato fin troppo... Christian

Anonimo ha detto...

nulla da controbattere...tutto è dannatamente vero! Nuovo Corso?!? SI

Andrea Simone Lerussi ha detto...

Mah, rimango perplesso.. E' chiaramente condivisibile che l'Italia da sempre ha problemi di governabilità e che siamo indietro con le riforme istituzionali ed economiche da sempre.. ma per dire quello che ha detto Montezemolo basta chiunque... mi sembra molto simile al qualunquismo di Grillo.. L'Italia non ha bisogno di gente che dice che le cose non vanno, ha bisogno di gente che dic come si risolvono questi problemi..

Anonimo ha detto...

E' vero... Per questo Montezemolo ha parlato di un governo in grado di mettere a cantiere le riforme più urgenti per questo paese, della necessità di trovare rapidamente un accordo su un sistema elettorale chiaro, dell'urgenza di rivedere al più presto il nostro sistema di welfare.... Mi pare che ci sia fin troppa carne al fuoco, per non parlare di burocrazia e innovazione, altri temi affrontati nel discorso di Caserta... La verità è che i partiti, come sempre, s'indignano di fronte a chiunque abbia il coraggio di ammettere la realtà e proporre delle soluzione concrete per il cambiamento.

Christian

Enrico Passaro ha detto...

Sono daccordo sul cambiamento radicale, ma non è certamente Montezemolo che deve fare la predica al sistema politico. Lui la politica la conosce e la frequenta; ricordo che è stato presidente di Italia 90 fra i vari incarichi che ha ricoperto. Poi adesso sfrutta il palconoscenico di Confindustria per mettersi in evidenza, ma sparando sul mucchio genericamente non fa neanche tanto bene gli interessi di chi rappresenta.
E poi diciamocela tutta, qualcuno in 12 anni ha tentato di cambiarla la politica. Ma sul referendum per cambiare la costituzione non ho visto l'adesione entusiastica di Montez&Co. e dei vari giornali controllati dai c.d. poteri forti.

Comunque volevo fare i complimenti al Nuovo Corso, al Presidente e al direttivo che ho avuto il piacere di conoscere venerdì scorso a Casa Forte di Manzano.
Sarò ben felice di supportare il vostro sforzo e le vostre prossime iniziative.

Enrico Passaro ha detto...

Sono daccordo che ci vuole una politica forte, ma Montezemolo non può fare troppe prediche. Lui la politica la conosce e la frequenta; vi ricordo che è stato direttore generale di Italia 90. E poi adesso sfrutta la poltrona in Confindustria per mettersi in evidenza. Secondo me così sparando nel mucchio non fa neanche bene gli interessi di chi rappresenta.

E poi diciamocela tutta, non è vero che in 12 anni nessuno ha fatto niente. Quando la CDL ha proposto di cambiare la costituzione, al referendum non ho visto l'appoggio di Montez & Co. Tanto meno ho visto il sostegno dei c.d. poteri forti.

Comunque volevo fare i complimenti al Nuovo Corso, al Presidente e al direttivo che ho avuto modo di conoscere venerdì scorso a Casa Forte di Manzano.
Avanti così e non mancherò di partecipare alle vostre prossime iniziative.

Borioni Gabriele ha detto...

Purtroppo il sistema impresa Italia sembra non funzionare da parecchio tempo. Il disincentivo è molto più grande dell'incentivo e cosi un paese dove il governo spreme le aziende con una pressione fiscale molto alta non può crescere.
Alcune liberalizzazioni sono state fatte,discutibili i campi in cui sono state attuate,ma a tal proposito ancora molto deve essere fatto.
Anche Il Sig. Montezemolo è molto insoddisfatto della politica fatta da persone che non stanno ne cercando di cambiare una situazione ora, tantomeno la cercheranno di cambiare guardando verso il futuro, ma in questo momento la sua voce è uguale a quella di Grillo, della Brambilla o di tanti altri come noi che invoca non tanto un adeguamento, quanto un cambiamento.
E' l'ennessima categoria quella degli industriali che proclama una nuova classe dirigente.

Luca Galvanini ha detto...

Grazie del sostegno Enrico, allora contiamo di vederci presto, al prossimo evento!

Alberto Sattolo ha detto...

Condivido l'opinione di molti commenti: Montezemolo è da anni attivo su più fronti, dunque non può essere lui il nuovo di cui si parla, anche perchè responsabile come "classe dirigente" dello stato in cui si ritrova il nostro Paese. Condivido comunque le sue tesi rivolte alle riforme. Ma, essendo ormai noto a tutti che senza le riforme il Paese non ha futuro, ci si deve confrontare sul come farle e in che direzione promuoverle. Partendo dal nostro piccolo Friuli, che necessita di un restyling a livello istituzionale molto urgente e capillare. I veri costi della politica non sono solamente gli stipendi lauti dei politici, ma la burocrazia troppo pressante nei confronti dei cittadini, una miriade di piccoli Comuni ed enti locali che dovrebbero fondersi e migliorare in efficienza. Se risolviamo questi problemi il debito pubblico calerà e si potrà ridurre le tasse ormai molto alte. Servono inizitive forti, concrete e immediate. Gli altri Paesi dell'Europa corrono, corrono più di noi. A cominciare dai nostri vicini Slovenia e Austria. Bisogna agire subito!

Anonimo ha detto...

Alberto ha ragione... Mi chiedo, però, quale schieramento abbia il coraggio di intraprendere le 'iniziative forti' di cui parli.
Nè il Centrodestra, nè il Centrosinistra hanno dimostrato di poterlo fare. Berlusconi non è riuscito a dar vita a tutte le riforme che avrebbe voluto attuare dovendo scontrarsi con aree statiche della coalizione (come Destra Sociale) e con il muro contro muro della Cgil. Prodi non parliamone.... Una coalizione eterogenea come quella al governo può rimanere in piedi solo grazie al suo immobilismo (e Sartori e la Scienza Politica in generale l'avevano scritto ancor prima delle elezioni). Mi chiedo se l'ipotesi di nuove coalizioni non abbia più senso di quello che si può credere....

Christian

Anonimo ha detto...

L'ipotesi di nuove coalizioni potrebbe essere una delle strade percorribili per il rinnovamento del sistema politico. Bisognerebbe considerare, pero', anche l'impatto che cio' avrebbe nel nostro Paese. Ormai le strade percorribili sono due: la grande coalizione sul modello tedesco o un bipolarismo, o meglio bipartitismo, compiuto e maturo. Di certo non quello a cui abbiamo assistito in questi anni, in cui un'intera coalizione rimane sotto scacco di partitini infinitesimali. Comunque sia, bisogna correre.

Francesco

Anonimo ha detto...

"Ci vuole una politica forte e autorevole, una classe dirigente in grado di pensare al futuro del Paese."

La soluzione c'è! "LA TERZA VIA".
Provate a leggere il programma di questo partito "attentamente" come lo fatto io analizzando punto per punto, poi tirate le vostre conclusioni. A mio giudizio, in quel programma si sono: idee chiare, proposte di soluzioni, coraggio di assumere posizioni scomode contro corrente e sopratutto onestà di intenti.
Ho chiesto di aderire a questo partito perchè da spazio ai giovani e alle loro idee.

www.unioneconfederaleregionale.it

Anonimo ha detto...

Chiedo fermamente un ritiro immediato delle truppe di Monte Zemole problema? la deve smettere di sparare a raffica sono finiti i proiettili!
concordo con te Lirussi!
Marco Snaidero

Anonimo ha detto...

Largo ai giovani senza dubbio alcuno. Inserirli nella politica, nel mondo del lavoro, nella società civile a 360° è un dovere di chi guarda al futuro, senza però lasicarli soli. "Se i vecjos podesin e i gjovins savesin". L'importante è trovare l'elquilibrio e la sinergia. Se questi poi hanno la pretesa di buttare tutti e tutto ciò che è stato prima di loro, mi metto al margine della strada e guardo il loro passare, tanto per quanto mi riguarda e lo posso dire documentando, ho gia dato. Quello che mi domando leggendo questi interventi il cui tono è Bisogna cambiare, bisogna cambiare, bisogna cambiare (sicuramente e senza nessun dubbio) ma questi giovani, che hanno paura persino di un confronto diretto, (a buon intenditor poche parole), di uno scambio di opinioni, di misurarsi con quelli della mia età (50 suonati) mi sanno dire con chi e come cambiare? Le belle parole non costano, è metterle in pratica poi che è difficile. Se avete una formula nuova di cambiamento e un progetto serio applicabile, io umilmente mi metto a vostra disposizione a lavorare per aiutarvi a cambiare.
Resto comunque dell'idea che qualsiasi formula, progetto, strategia di cambiamento avrà sempre e comunque un fine a vantaggio di pochi se non si riuscirà a cambiare il modo di pensare una società nuova con una filosofia di vita e socio politica diversa. Qui tutti pensano solo a strategie di potere, si vendono l'anima al diavolo pur di arrivare alla poltrona. Nessuno dei partiti attuali che proponga veramente qualcosa di nuovo. Quelli che hanno cambiato giacca 15 anni fa con la prima repubblica hanno osannato la seconda, ma io non ho visto cambiamenti se non in peggio. O si cambia modo di pensare la politica e la società, oppure si rischia di fare il gioco del Gattopardo. Cambiare tutto per non cambiare nulla.

www.unioneconfederaleregionale.it

Anonimo ha detto...

Tanto alla fine tutto rimarra così com'è. Purtroppo la politica è fatta di politica e penso che nonostante ci siano molti presupposti per sistemare il tutto, ce ne sono molti altri dove crolla il palco.
Sono dell'idea che, continuando a sognare, oppure a fare partituncoli, che non fanno altro che spostare la classe dirigente da una poltrona all'altra, non si sistemeranno le cose, anzi!
Tutte queste lamentele, hanno si fondamnto ma, in se racchiudono una strada cosi denominatà "vicolo ceco".
Di rivoluzione Francese ne conosciamo una e L'Italia la solo guardata da spettatrice.
Oggi, mi sveglio e dico: bene fondo un partito tanto nessuno me lo può impedire e, se sono abbastanza credibile, mi ritrovo con il sedere parato per il resto della vita. Oggi mi sveglio e voglio avere una carica regionale, chiamo l'amico politico, gli spiego la situazione e se sono abbastanza amico, sono apposto. Condisci il tutto con qualche para.... qua e la e siamo tutti felici e contenti.
Nonostante questo bieco sarcasmo è ora di smetterla di lamerci e ora di agire di chiedere il come sitemare una cosa, non il perchè succede una cosa!!!
Noi siamo (e lo ribadisco da sempre)strutturalmete marci dentro!
Credo però, che in questo caos ci siano quelle persone, come giustamente Gabriele ha ricordato, che lavorano e cercano di mettere in atto ciò che pensano!
Da cittadino Sperin Ben!
Marco Snaidero

Anonimo ha detto...

Sig. Marco Snaidero se ti riferisci ai partituncoli inserendo anche il partito Unione Confederale Regionale, devo dirti che: "la gatta che ha partorito i gattini in fretta li ha fatti ciechi". Ovvero non puoi portare tutto all'ammasso pensando che non ci sia un punto dal quale ripartire per fare piazza pulita di questo malcostume generalizzato e noi da questo punto di partenza, vogliamo partire anche con te e tanti giovani che hanno le ..... piene di questo sistema. Però bisogna incontrasi, essere umili e disposti a combattere. Se invece il tuo intervento è veramente da disfattista io non ci sto, se non altro perchè sono convinto di non aver gettato via 40anni della mia vita a combattere contro i poteri forti, la corruzione, il malcostume politico. Non ci stò perchè credo che le cose si possono cambiare. E non si stò ad essere paragonato ai farabutti politici che politicamente hanno distrutto l'italia e create le condizioni per le quali anche tu non sei soddisfatto di questo stato di cose. Ti invito a leggere attentamente il programma del nostro partito e a fare le tue considerazioni sugli ideali per i quali combattiamo e sulla filosofia che ci ha dato l'imput di organizzarci per provare a cambiare le cose. Sappi che il disfattismo, (spero di aver capito male, sai l'età tira brutti scherzi :-) almeno da quanto o capito dal tuo intervento non porta a costruire nulla di positivo. Ti faccio una proposta, siccome idee e volontà ne hai, sediamoci ad un tavolo (compresa una buona birra ) e proviamo a parlarci per capire se ci sono i presupposti per unire le forze e combattere una battaglia comune.
Comunque il tuo dire va visto sempre positivamente, se non altro perchè sei giovane e la mia filosofia è: largo ai giovani.

Ogni rivoluzione prende vita dal pensiero, prende corpo dalle parole, ma perché diventi un’opera compiuta è necessario agire e passare dalle parole ai fatti. Quando una persona si rende conto che socialmente le cose non vanno nel verso giusto e ha la capacita’ di cambiarle, è suo dovere morale e sociale agire con volonta' e determinazione per cambiare le cose.

www.unioneconfederaleregionale.it

Anonimo ha detto...

La mia nota riguardo i partituncoli era riferita all'attuale situazione nella quale ci troviamo.
Intendevo far notare come ultimamemnte si tenda parecchio a gettare ancore laddove il fondale è già carico di materiale ferroso. Detto questo, rispondo al segretario che, il mio disfattismo, non avevava alcuna intenzione di comprendere in questa mia lamentela l'unione confederale regionale che, per mia ignoranza conosco davvero poco anzi nulla e da uomo e onesto come forse posso essere,non mi permetterei mai di valutare.
La mia lamentela era un semplice sfogo come tutti coloro che srivono e partecipano a questo sito. Lo sfogo era verso Prodi, verso Berlusconi e tutti coloro che vogliono fondare partiti facendo credere al cittadino che tutto è cambiato ma nulla di ciò è accaduto.
Uno sfogo tutto qua, ma nulla di personale anzi.
Penso che la politca sia in questo momento marcia, però sono il primo a credere che forse i presupposti per una innovazione ci siano tutti.
Sono purtroppo consapevole ripeto che la polica è marcia, Storia insegna , sono anche consapevole che forse gente come lei e tutti i ragazzi di nuovo corso la politica la guardono ancora con speranza. Mi scuso per il fraintendimeneto e spero di poter scambiare quattro chiacchere in separata sede.
Da citadino ripeto
sperin ben!
Marco Snaidero

Nuovo Corso ha detto...

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