mercoledì 6 febbraio 2008

La Gente e il Centrodestra

di Fabrizio Anzolini
La maggior parte della gente la mattina si alza presto, molto presto. Deve pensare ad andare a lavorare, deve pensare a guadagnare, alla propria famiglia, a come arrivare a fine mese. La gente normale (anzi, permettetemi di scrivere: “la Gente normale”) non può alzarsi pensando alla legge elettorale, ai voti al Senato, alla maggioranza di Governo. No, non può pensare a tutto questo perché, diversamente da quello che credono i nostri politici, la vita va avanti anche durante “la crisi”, nonostante Mastella e le rivoluzioni armate di Bossi. Quello che ci preoccupa, invece, è che il Paese sia senza guida, diviso a metà tra chi guarda alle elezioni come a una manna dal cielo e chi parla di legge elettorale con l’unico scopo di rallentare il ritorno alle urne (se non fosse così un accordo, almeno all’interno del Centrosinistra, si sarebbe trovato in 18 mesi di Governo).
La Gente normale non pensa al dilemma che attanaglia Veltroni (meglio perdere da soli o tentare una vittoria male accompagnati) e non crede nemmeno che una coalizione fino a ieri sfilacciata e disorientata possa aver ritrovato, in pochi giorni, un’armoniosa unità. No, no. La gente normale è convinta che si siano tutti ritrovati per vincere le elezioni ma che il giorno dopo torni tutto come prima con i distinguo di Casini, le “sparate” della Lega e la stanchezza di Berlusconi. La Gente la pensa così, che sia sempre la stessa storia e nulla sia cambiato.
E a questo punto cominciamo a preoccuparci anche noi perché da giovani di Centrodestra continuiamo a difendere i nostri valori ma sentiamo odore di “bruciato” quando l’unità ci sembra un po’ fittizia e i nostri leader, per vincere le elezioni, si appellanno esclusivamente a un presunto senso di appartenenza a uno schieramento . Il Paese ha bisgno di cambiare, la “cura dimagrante” di Prodi avrà fatto contenti i notabili europei ma ha stancato e sfiancato la maggioranza delle nostre famiglie. Ora l’Italia vuole il Centrodestra al Governo ma il rischio è che tra un anno i sondaggi riscontrino la stessa impopolarità di Prodi in Berlusconi se presto non proporremo un programma concreto ai cittadini, se presto non cominceremo a pensare a una nuova classe dirigente (perché se il Cavaliere sarà eletto sarà il suo terzo governo e la sua quinta campagna elettorale) perché nel resto d’Europa il Centrodestra ha cambiato volto e Sarkozy ce lo ricorda ogni giorno.
Alcune emergenze, nonostante quel che ci dicono, sono reali anche se non sentite. La legge ettorale non permette di scegliere tra i candidati, la riforma costituzionale attende da mesi (la Costituzione, nel frattempo, ha compiuto 60° anni), le liberalizzazioni del mercato sono una necessità e una nuova politica energetica anche. Temi complessi a cui il cittadino non può pensare ogni giorno ma per cui paghiamo fior di quattrini un buon numero di persone, lì a Roma…. Da un po’, inoltre, osserviamo anche la situazione della nostra Regione e lo facciamo ancora con maggiore attenzione da quando, la scorsa estate, abbiamo organizzato le “primarie-on line” per permettere a chiunque di esprimersi sulla candidatura di Centrodestra.
In Friuli Venezia Giulia il rischio è lo stesso. Mentre la Cdl continua a tergiversare, il candidato Presidente e il programma sono ancora in alto mare… Re Riccardo continua innarestabile nella realizzazione del suo programma o, quantomeno, in una grande campagna elettorale. Stando attenti ci si potrebbe accorgere che nel giro di due giorni ha inaugurato una pista di sci in alta quota in uniforme da maestro, è corso a Pordenone ad abbracciare Montezemolo e gli altri leaders degli Industriali, ha cercato di denunciare i manifestanti che hanno bloccato il traffico e, nell’emergenza, si è presentato in montagna il giorno dopo una bufera di vento con tanto di elicottero e giubbotto della Protezione Civile. Insomma, se non fossimo nel nostro Friuli potremmo pensare che stia pensando di sfidare Obama….
A uno così ci si può opporre solo con programmi e fatti concreti, con proposte lontane da ogni forma di populismo e con una coalizione unita, che non teme di coinvolgere la Gente. E’ il momento di agire.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi viene da chiedermi se queste elezioni anticipate siano effettivamente un bene per un Paese che non ha più fiducia nelle istituzioni; se la presenza delle solite persone negli stessi "settori" non sia l'ennesima presa per i fondelli ad un sistema che necessita di un cambiamento radicale; se un centro destra così "Berlus-cum-patto" sia realmente il centro destra che gli elettori vogliono.....
Come possiamo pretendere un cambiamento quando noi siamo i primi a non voler cambiare?
Tocca purtroppo arrivare alle soluzioni estreme e così la "Gente comune" dovrebbe auspicare ad un NETTO cambiamento ex novo, non ad un semplice passaggio di testimone...per di più all'indietro!!
La situazione stagna che colpisce oggi giorno il Paese è più grave di quanto venga furbescamente descritta; ci sono alcuni temi che continuano ad essere tralasciati con grave incuranza degli effetti che tale omissione produce.
Siamo di fronte a vecchi vestiti rattoppati: mettiamo via ago e filo e andiamo a comprarne di nuovi!

Anonimo ha detto...

Non so come andrà a finire in mezzo a tutto questo movimento ma la gente è stufa e le facce sempre le stesse. Fa bene Veltroni a cercare di cambiare qualcosa andando da solo.

Simone Bressan ha detto...

..E noi un Obama lo voteremo senza molti problemi.

Ormai la politica è diventata un gigantesco gioco mediatico. Conta chi appare e vince di più. Non conta più niente governare,programmare, cambiare almeno un pò questo paese.

Adesso rivincerà Berlusconi. Governerà un anno e mezzo, poi inizieranno le crisi, i mal di pancia, le amministrative perse. E il centrosinistra chiederà nuovamente le elezioni sperando di vincerle. Poi si ricomincerà da capo a parti invertite.

Una tristezza irreale, se non fosse tutto schifosamente sotto i nostri occhi.

Dall'altra parte dell'Oceano c'è Obama, valichi le Alpi e trovi Sarkozy, attraversi la Manica e trovi Cameron. Qui, dal 1994 in poi votiamo Berlusconi. Veltroni era vicepresidente del Governo nella legislatura 1996-2001. Rivendico il nostro sacrosanto diritto a cambiare questa classe dirigente. Con metodi democratici.

Un caro saluto a tutti.

Simone Bressan
www.freedom-land.it

Anonimo ha detto...

Veltroni va da solo perchè non ha scelta, ricordati comunque che il Pd è un agglomerato di piccoli partiti che si sono uniti.... e poi non mi pare che Walter sia una faccia nuova della politica, ha iniziato la sua cariera nel 1976!!!!!

per il resto condivido in pieno questo post e soprattutto il commento di Niccolò...

Francesco

Anonimo ha detto...

Non so se Valter sia una faccia nuova o meno ma con la mossa di andare da solo ha scompaginato la politica e sta anche cercando di svecchiarla (Prodi, Amato e VIolante non si ricandideranno). La verità è che il Centrodestra è stato preso nettamente in contropiede e reagire fondendo An e Fi in 2 giorni mi pare una mossa dettata solo dalla fretta di fare qualcosa.....

Borioni Gabriele ha detto...

L'Italia vuole cambiare : nuovi programmi, nuove idee e finalmente persone che ritornano in mezzo alla gente e non per le strette di mano e i sorrisi: bisogna aprire le orecchie e ascoltare i problemi della Gente comune.
Con le elezioni del 2006 c' eravamo illusi che dopo Prodi le cose sarebbero cambiate (per chi credeva che sarebbero durati), ma ritroviamo le stesse persone che non hanno fatto nulla per cambiare e che non si sono nemmeno preoccupate di instradarne altre che avrebbero potuto formarsi, smaniose di correggere e migliorare una condizione degenerativa.
Il ricambio che tutti auspichiamo e su cui dovrebbe basarsi la democrazia, può aiutare il paese a risollevarsi, perché i politici saprebbero di non avere tutte le possibilità che hanno avuto e continuano ad avere.
Guardiamo la Sinistra, guardiamo Berlusconi: stiamo dando nuove possibilità a chi ha già sbagliato.
I Mastella saranno ancora al Governo,i Cuffaro al Senato, i partiti schierati all'interno di coalizioni continueranno ad avere l'interesse a governare e aspetteranno il tanto bramato ‘passaggio del testimone all’indietro’ (grazie Nick per la ‘perla’) o le ‘spallate’; ma non dimentichiamoci che CAMBIARE vuol dire altro e che solo i meritevoli vanno premiati.
A questo punto,politicamente parlando, è troppo tardi cercare di cambiare: le elezioni sono prossime ormai ed il centro-destra avrebbe dovuto pensarci ancora quando uscì sconfitto dal 2006,avviando lentamente un cambiamento che avrebbe potuto davvero offrirci un’alternativa meno dubbiosa.
Questo ‘temporeggiare’ che si riflette anche a livello locale allunga i tempi per un’occasione che non deve assolutamente essere persa, guardando ad oggi e al domani: bisogna incominciare già da ora a costruire le basi pensando al cambiamento del futuro, senza sbagliare nuovamente nel presente.

Anonimo ha detto...

Un Paese (anzi, permettetemi di scrivere: “un paese”) allo sbando. Questa la fotografia dell’Italia di oggi che per il futuro non lascia molte speranze. La gente ha dovuto ancora una volta assistere ad uno spettacolo politico penoso che riporta il nostro paese sempre più indietro mentre gli altri vanno avanti. Le immagini di un senatore della Repubblica che sputa ad un altro e quelle delle bottiglie stappate in Senato alla caduta del Governo hanno fatto il giro del mondo. In molti si chiedono come sia possibile che questa gente faccia scelte sull’educazione dei bambini nelle scuole, mentre in uno degli organi istituzionali più alti dello Stato si comportano in questo modo. Per risollevarci da questa situazione prima dobbiamo toccare il fondo; riprendendo la metafora fatta da Nicolò nel precedente commento è vero che siamo di fronte a vecchi vestiti rattoppati, ma prima di mettere via ago e filo e andare a comprarne di nuovi, chi li porta deve rimanere nudo!
E’ vero quello che dice Fabrizio sulla “Gente normale”. La politica parla solo di politica e non di quello che realmente interessa alla gente. E alla gente non interessano solo le tasse, la sicurezza e il lavoro, ma anche un reale programma di sviluppo che tocchi ogni aspetto della vita quotidiana unito a caratteristiche quali la responsabilità, serietà e determinazione. A me personalmente interessa anche la legge elettorale e se Casini, il più convinto dei proporzionalisti, dice che va reintrodotto il voto di preferenza questo la dice lunga. Con l’attuale legge è sicuro al 100% che i partiti (tutti) continueranno a fare i soliti pasticci rimanendo distanti dalle volontà popolari. Già mi immagino i soliti 5 temi della campagna elettorale che sono sempre gli stessi per i quali nessuno ha mai fatto qualcosa di nuovo e di concreto. Nessuno farà qualcosa sulla magistratura e sul sistema giudiziario, sull’università e sui sistemi corrotti in quasi tutti gli ambienti pubblici, sull’esubero degli statali trattati a condizioni di privilegio, nessuno parla di questi sindacati (ma perché non vanno in Cina a guardare le condizioni dei lavoratori?) che hanno provocato il tracollo dell’Alitalia assieme al classico management politico italiano, e non tecnico, che succhia soldi e non produce nulla. Ma la cosa più allucinante è che in questo paese nessuno paga per i propri errori, tutti sono giustificati a sbagliare. Di fronte a tutto ciò caro Fabrizio la gente di centrodestra è sempre meno di centrodestra e quella di centrosinistra è sempre meno di centrosinistra: la gente però è sempre più scontenta, povera, delusa e arrabbiata. Il Re Riccardo intanto in Fvg piace sempre di più anche agli ambienti di centrodestra proprio perché è un Re: nessuno lo ricatta, ha una forte personalità, non ha paura, è pragmatico e conosce molto bene la parola autorità. E’ lui che utilizza i partiti e non il contrario. Hai ragione Fabrizio, per vincere contro di lui ci vuole un programma concreto, poche promesse e tanti fatti.
Quanto alla crisi dell’Italia le alternative non sono molte perchè la “Gente normale” si ferma alla critica mentre, come hai concluso tu Fabrizio, sarebbe tempo di agire. Agire con una sorta di sciopero del voto, agire con la costituzione di movimenti popolari e con forti manifestazioni di protesta. Quanto ai giovani di oggi non sono nemmeno “i calzolai” di quelli delle generazioni passate che, al di la di tutto da una parte e dall’altra, si sono battuti per degli ideali. Quelli di oggi hanno paura e non si battono neanche per le ingiustizie. In questo momento nessun movimento di giovani a livello nazionale è ancora nato per prendere qualche seggio in comuni, province e regioni. E dire che dovrebbe essere tempo di agire….

igor

Anonimo ha detto...

Vi ringrazio per tutti i commenti che state facendo e sono contento che in gran parte la pensiamo allo stesso modo. Niccolò e Gabriele sottolineano la necessità di cambiare questo modo di fare politica, uno dei cavalli di battaglia dell'associazione. Simone ci fa notare, come in parte ho cercato di fare anch'io, che oltre le Alpi, dalla Francia di Sarkozy agli Stati Uniti di Obama, il cambiamento è già arrivato.... In ultimo Igor mi "punzecchia" un po' (come ha sempre fatto:)) sottolinendo che è ora di passare dalle parole ai fatti. In parte hai ragione Igor, quello che si dovrebbe aprire adesso, infatti, è un dibattito sul momento e sul modo migliore per impegnarsi.... Fabrizio

Anonimo ha detto...

Lo sai Fabrizio che la penso esattamente allo stesso modo di voi e che sto cercando di combattere una personale battaglia nel mio comune di residenza per svecchiare le istituzioni italiane a partire dai comuni. In questi 3 anni da consigliere però mi sono accorto che un “giorno politico” equivale a 5 anni di giornate normali. Così se in politica hai un’idea oggi, potrebbero non bastarti 5 anni solamente per proporla, senza neppure sapere se la potrai realizzare. Nuovo Corso è un luogo d’incontro e una fucina di idee tra i giovani con molte potenzialità e sarebbe un peccato lasciare passare altri 5 anni senza provare a portare la voce dei giovani nelle istituzioni e nelle amministrazioni regionali. Per questo ti “punzecchio”!!!!!Non so se hai notato che il PD in questa direzione ha lanciato Shaurli e la Serracchiani adirittura come possibili candidati Presidenti della Provincia di Udine. E sono poco più che trentenni. Noi semplicemente per proporci con una lista che elegga un consigliere giovane sono convinto che dovremmo fare quasi a botte con i vari Zanin, Lenna e Carlantoni!

igor

Enrico Passaro ha detto...

Caro Presidente, l'analisi che fai è del tutto condivisibile. Credo che però gli schemi politici siano cambiati. Parlare ancora di destra e sinistra ha un senso? Quando il PD schiera gente come Illy e Honsell, persone che per tornare al tuo ragionamento sanno cosa vuol dire lavorare e non vivono da sempre nella casta politica, tu pensi che queste rappresentino la sinistra storica? Evidentemente no, e la vicenda dei metalmeccanici denunciati o quasi ne è la prova lampante. Pensa che nel PD si erano pure dimenticati la Resistenza nello statuto. Quindi il punto è il seguente: come rispondiamo alla sfida del cambiamento imposto all'Italia pena il suo declino politico ed economico? Contano le idee e le persone che le propongono, al di là della destra e della sinistra.

Anonimo ha detto...

Snaidero Marco
Io prorio non ci sto!
Il post di fabrizio è davvero interessante, ma denota una solfa che mi ha davvero rotto! non ci sto a queste continue lamentele , non ci sto a questo disfattismo , non ci sto nel leggere dei commenti così forti contro la nostra democrazia.
Sono da poco tornato da un paese che di problemi ne ha davvero tanti. Vi assicuro che il nostro paese, nonostante sia in molti casi un paesino, sa distinguersi per una grande politica, riconosciuta in tutto il mondo.(non sono parole dette da me)
vi do ragione per quanto concerne il cambio dei politici, ma non ci sto a questa presa in giro al nostro paese che è in crisi, e questo disfattismo non ci fa bene!
Cercate piutttosto di fare qualcosa per questo Stato, parlare, scrivere e basta fanno solo caos.
Agite, non lamentatevi!( per agire intendo scendere in piazza,fare capire che il futuro siamo noi e non loro e cercare di avere un pugno forte ma non con le parole ripeto solo con i fatti).
Spero voi possiate capire il mio sfogo!
ringrazio Fabrizio Luca e gabriele per essere venuti alla mia festa

Anonimo ha detto...

ALBERTO SATTOLO
Condivido la tesi di Fabrizio. Come dei commenti emersi in seguito. Qua i partiti cambiano il look, l'immagine, ma la sostanza non cambia. Nessuno parla di come risolvere i problemi italiani, tutti parlano di aumentare gli stipendi, di diminuire le tasse alle imprese, di rendere meno burocratica la pubblica amministrazione...Abbiamo perso 14 anni in conflitti politici che non hanno dato sviluppo al nostro Paese. Nutro in questi giorni molta amarezza per uno scenario politico che reputo difficilmente capace di dare una svolta all'Italia. Da noi il centro destra è fermo, statico, ha difficoltà a far emergere una nuova classe dirigente. Manca il decisionismo, mancano dei programmi rivolti al futuro. Si parla solo di scontro destra-sinistra fine a se stesso. Ma quali sono le differenze? Buon Nuovo Corso a tutti.

Anonimo ha detto...

Rispondere a tutti i vostri commenti è difficile visto che sono molti e sprattutto visto che sono tutti interessanti. Prenderò spunto da quello di Marco per cercare di fare una sintesi.

Vedi, Marco, il post è tutt'altro che disfattista e questo lo si può notare da più particolari, dalla conclusione finale quando dice che dobbiamo cominciare a pensare alle modalità di un impegno più concreto, al fatto più banale che ho scelto una bandiera italiana come foto, orgoglioso della mia Patria. Quello che tutti condividiamo, però, è che il Paese è in una situazione molto critica, che sono urgenti scelte difficili e impopolari, che il sistema partitico è oggettivamente vecchio ed è necessario che s'introducano forze nuove per dare nuovi stimoli e una marcia in più. Le scelte che si troveranno di fronte i nuovi governi, sia quelli nazionali che quelli locali, riguarderanno soprattutto il nostro futuro e il futuro dei nostri figli. Per questo dobbiamo cominciare a pensare a quale può essere il modo più giusto e più efficace per essere partecipi di queste scelte. Gli articoli, il blog, i convegni sono una base portante di questo ragionamento, sono necessari per costruire la nostra "spina dorsale", per confrontarci e per farci conoscere. Sono fondamentali per costruire un cammino comune e per presentarsi preparati quando ce ne sarà bisogno.

FA

Anonimo ha detto...

Prego scusare l'intrusione.
Per curiosità , posto un ventaglio di possibilità comprendete Sinistra Acobaleno, PD , un centro ( Rosa Bianca- Casini - Mastella ) ed il PDL , cosa vota Nuovo Corso ?