di Luca Galvanini
Anno nuovo vita nuova, recita il proverbio. Ma la realtà è un'altra, il 2008 comincia con un problema tutt'altro che nuovo: l'emergenza rifiuti. La Regione Campania, infatti, da più di dieci anni è afflitta dal problema spazzatura. Non perchè in quella Regione se ne produca una quantità maggiore rispetto alle altre ma perchè, nel corso degli anni, la gestione del problema è stata portata avanti in modo assolutamente fallimentare.
I dati sono sconcertanti: dal 1994 sono stati spesi 2 mila milioni di euro, non è stato costruito un solo inceneritore, le discariche sono stracolme e da sette anni la spazzatura viene portata in Germania con costi spropositati. L'ultima ipotesi avanzata è quella di trasferire in Germania una quantità ancora maggiore di rifiuti al costo di 1 milione di euro al giorno.
In questi giorni stiamo assistendo all'ennesimo "scaricabarile" da parte degli amministratori, in primis da parte del presidente della Regione Antonio Bassolino, rinviato a giudizio nel 2007 per i presunti reati commessi nel periodo in cui ha ricoperto il ruolo di commissario straordinario per l'emergenza rifiuti in Campania.
E mentre i politici scappano dalle loro responsabilità a rimetterci sono sempre i cittadini. A giugno la Commissione ha aperto una procedura di infrazione contro l'Italia, colpevole di non aver seguito le indicazioni comunitarie in materia di smaltimento dei rifiuti. Un'eventuale condanna comporterebbe multe altissime e la perdita dei finanziamenti comunitari.
Solo poche settimane fa molti autorevoli giornalisti italiani si sono sentiti in dovere di rispondere per le rime al New York Times, perchè in un articolo dipingeva l'Italia come un Paese in declino. Ebbene, fermandoci ad osservare il nostro Paese non possiamo che constatare, seppur con estrema amarezza, che quell'articolo non è affatto lontano dalla realtà. I rifiuti in Campania, gli episodi di mala-sanità in Calabria e in Sicilia (ma non solo), le infrastrutture che mancano o sono del tutto impraticabili (per usare un eufemismo), i tempi della giustizia interminabili, le pensioni, i salari inferiori alla media europea, sono soltanto alcuni dei tanti campanelli d'allarme che stanno suonando ormai da troppi anni.
In questi giorni stiamo assistendo all'ennesimo "scaricabarile" da parte degli amministratori, in primis da parte del presidente della Regione Antonio Bassolino, rinviato a giudizio nel 2007 per i presunti reati commessi nel periodo in cui ha ricoperto il ruolo di commissario straordinario per l'emergenza rifiuti in Campania.
E mentre i politici scappano dalle loro responsabilità a rimetterci sono sempre i cittadini. A giugno la Commissione ha aperto una procedura di infrazione contro l'Italia, colpevole di non aver seguito le indicazioni comunitarie in materia di smaltimento dei rifiuti. Un'eventuale condanna comporterebbe multe altissime e la perdita dei finanziamenti comunitari.
Solo poche settimane fa molti autorevoli giornalisti italiani si sono sentiti in dovere di rispondere per le rime al New York Times, perchè in un articolo dipingeva l'Italia come un Paese in declino. Ebbene, fermandoci ad osservare il nostro Paese non possiamo che constatare, seppur con estrema amarezza, che quell'articolo non è affatto lontano dalla realtà. I rifiuti in Campania, gli episodi di mala-sanità in Calabria e in Sicilia (ma non solo), le infrastrutture che mancano o sono del tutto impraticabili (per usare un eufemismo), i tempi della giustizia interminabili, le pensioni, i salari inferiori alla media europea, sono soltanto alcuni dei tanti campanelli d'allarme che stanno suonando ormai da troppi anni.
9 commenti:
In Campania da quanti anni governa il Centrosinistra?! Da quanti anni sono al potere Bassolino, Iervolino e &co.?! Certo, ora è il momento di pensare a soluzioni concrete (termovalorizzatori e inceneritori) e di realizzarle senza indugi ma quando arriveranno le prossime elezioni i rappresentanti del Centrodestra avranno molto da dire......
Chris
L'attuale situazione della regione Campania è vergognosa. L'immagine che l'Italia sta acquisendo a livello mondiale è quella del Paese-rifiuto, alla faccia di Rutelli e del suo "come to italy" informatico! (per chi non lo avesse mai visto consiglio di ricercare rutelli-inglese su youtube).
Ritengo però che sia altrettanto vergognoso l'atteggiamento dei cittadini napoletani che non solo peggiorano le cose con gesti incivili, ma addirittura si scontrano con la polizia per via della misura provvisoria di utilizzo di un ex deposito di rifiuti finalizzata a restringere il problema (la zona doveva diventare un campo da golf.....e qui nasce l'incazzatura dei napoletani).
Che dire...bisogna condannare la politica così come i cittadini dell'area interessata
..La realtà di Napoli è differente rispetto ad altre città d'Italia ma comune a molte cittadine del meridione.
La politica è schiava della Mafia per cui additare colpe a qualcuno o sperare che un altra fazione politica possa fare meglio di un altra, mi sembra molto limitativo.
La Regione campana ha bisogno di un aiuto e di un intervento a livello nazionale vista la situazione molto grave, e sperare di scegliere i propri rappresentanti politici svincolati da ogni legame mafioso.
Anche qua lo Stato deve far chiarezza sul giro di affari che si nasconde dietro questo ennesimo problema italiano.
Sono d'accordo con Gabriele.... In Campania si dovrebbe commissariare Regione, Provincia e Comune !!!!
Ch
RIFIUTI: CASINI, mi aspetto dimissioni di Bassolino
(ANSA) - ROMA, 5 GEN - La situazione a Napoli ''e' un'emergenza nazionale che dovrebbe vedere il governo assumere provvedimenti appunto di emergenza, anche sostitutivi rispetto a quelli dei governi locali''. Lo afferma, nel corso di un'intervista al Corriere della Sera, il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, convinto che per la vicenda rifiuti il presidente della Campania Bassolino dovrebbe a questo punto dimettersi.
''E' vero che anche noi dell'opposizione - argomenta - avremmo potuto fare di piu', ma lo ha detto anche una figura coraggiosa e integra della sinistra come il presidente della commissione Esteri Ranieri che il tasso di responsabilita' piu' alto in questa vicenda e' di chi governa, dunque del centrosinistra.
E allora io chiedo e mi aspetto le dimissioni di Bassolino, personalita' non banale e sicuramente in imbarazzo in questo momento, che dovrebbe avere il coraggio di assumersi le proprie responsabilita' e di dimettersi.
Perche' non e' possibile che con le discariche abusive si siano rimpinguate le tasche della camorra e si sia inquinata la vicenda fino al punto drammatico in cui siamo oggi''
Christian
Mi giunge nuova l'idea che per assumersi le responsabilità uno si dimetta..
Anzi, chi si assume la responsabilità si impegna a risolvere definitivamente il problema ora che il Governo Nazionale metterà il suo appoggio e così faranno i mezzi di informazione..
Nel 1994 non governava Bassolino la regione, lui la governa da 8 anni, 8 anni in cui l'emergenza rifiuti sembrava arginata (parole del Prefetto di Napoli) fino a quando dei camorristi hanno deciso di chiudere una strada che porta alla discarica di Pianura..
L'emergenza rifiuti va avanti dal 1994 e fino a prova contraria non c'è mai stata soluzione di continuità.
Da quando Bassolino è governatore della Campania, sette anni, non ha mai acceso un faro per segnalare il problema verso i vari governi che nel tempo si sono succeduti. E' stato più incisivo Illy per le pensioni.
Evidentemente non c'è la volontà o la capacità di risolvere il problema. Se esponenti della camorra bloccano un'arteria fondamentale per lo smaltimento dei rifiuti ci sono le forze dell'ordine o l'esercito, per casi eccezionali.
Certo, provvedimenti di questo tipo presuppongono prima richieste di aiuto manifestate con maggior vigore e fermezza.
Nella puntata di ieri di Porta a Porta il governatore Bassolino risultava alquanto impreparato per la risoluzione dell'emergenza.
sugli inceneritori
secondo me i colpevoli di questa crisi sono tanti, a partire da Bassolino, alla jervolino, ovviamente, ma anche tutti i presidenti del consiglio degli ultimi quindici anni che non hanno fatto nulla, Pecoraro Scanio, la camorra, i partiti, la giunta regionale e quella provinciale, i sindaci del posto, i magistrati che non hanno indagato, i giornalisti che non hanno mai denunciato, i parlamentari campani che stanno a roma a scaldare la sedia, le asl, chi deve controllare i prodotti alimentari, chi l'inquinamento dell'aria.... ora è scoppiato il caso come se da un giorno all'altro tutti si fossero accorti del degrado presente nel territorio!!!!
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