mercoledì 23 gennaio 2008

Dove andremo a finire?

di Niccolò Picotti

16 gennaio 2008, Mastella accusato di concussione.

Era questa la notizia che compariva su tutti i giornali “on line” e su quelli televisivi mercoledì scorso. Secondo l’art 317 del codice penale si ha concussione quando “Il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe o induce taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro od altra utilità…”. Senza entrare nel merito di un caso di cui non si hanno ancora prove certe e su cui è assai difficile dare un giudizio ponderato, vorrei ripercorrere alcuni fatti che stanno caratterizzando le ultime ore.

La tempesta che si è recentemente abbattuta sulla politica non offre elementi innovativi, ad eccezione di una particolare ironia della sorte, più o meno drammatica. Partiamo dal momento in cui il Ministro della Giustizia è stato accusato di un reato, in concomitanza con la moglie, sino ad arrivare ai fatti dell’ultima ora che vedono molto probabile una crisi del governo Prodi. Abbiamo tutti seguito con particolare emozione le varie accuse indirizzate all’UDEUR: è tutto vero oppure è solo una montatura? Il Ministro della Giustizia che viene accusato di un reato? Vuoi che il destino abbia una così sottile ironia? Vuoi che proprio chi avrebbe dovuto annunciare i provvedimenti per accorciare i tempi del processo, venga invece “intubato” in un’indagine preliminare lunga e tormetata? La reazione dei colleghi è stata altrettanto clamorosa. Si sono lasciati andare ad un applauso di solidarietà...

La Litizzetto ha simpaticamente detto: “..gli applausi li faccio al mio cane quando alle undici e mezzo di sera fa subito i suoi bisogni, non ad un Ministro della Repubblica indagato dai magistrati”. Nonostante la “solidarietà” il Ministro della Giustizia ha deciso di abbandonare la carica e, dopo qualche tira e molla con il premier, ha confermato la sua intenzione, rincuorando gli alleati con un “appoggio esterno” dell’Udeur al governo. Passate 48 ore un altro colpo di scena. Mastella esce dalla maggioranza e dall’Unione definendo conclusa l’esperienza col Centrosinistra al governo. Le prime dichiarazioni riguardavano la “poca solidarietà degli alleati” oppure le “intercettazioni telefoniche a danno di tutta la sua famiglia”. Evidentemente il caso in questione è “un groppo in gola che non va giù” più importante della propria poltrona, più importante della stabilità di governo, più importante dell’interesse del Paese.

Ieri, 22 gennaio, c’è stato il discorso di Prodi alla Camera. Il Professore, nonostante il consiglio di alcuni colleghi di dimettersi immediatamente, ha tentato di resuscitare e rinvigorire il cuore della “maggioranza” con possibili strategie di gioco. Il risultato più probabile, però, sarà quello di una caduta del governo e l’annuncio di nuove elezioni senza passare per il referedum sul sistema elettorale (ormai già “cosa vecchia”). Aspettando il voto al Senato c’è anche chi, in tutto questo caos e di fronte a queste vicende giudiziarie, prende l’On. Mastella per mano e lo invita a partecipare, in futuro, alla nostra coalizione.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Una situazione paradossale.... Il Partito Democratico annuncia che in ogni caso, alle prossime elezioni, correrà da solo. Poi pretende anche che i partitini della maggioranza continuino a sostenere il governo.... Un Presidente, Romano Prodi, che "per un fortissimo senso delle istituzioni" decide di parlamentarizzare la crisi.... Nobile ideale se non fosse che per lo stesso rispetto del Parlamento avrebbe dovuto dimettersi dopo che i due principali partiti che gli hanno permesso di essere eletto si sono sciolti pubblicamente e se ne è formato un altro con una classe dirigente nazionale completamente diversa dai D'Alema, Fassino e Rutelli che gli avevano permesso di vincere.... E non si capisce tutta questa necessità di parlamentarizzare una crisi nemmeno di fronte al fatto che il leader del principale partito della maggioranza non è nemmeno un Parlamentare.... E con questo non voglio criticare il Pd ma il senso dlle istituzioni che, in Prodi, sembra essere quantomeno un po' altalenante.... A volte il Parlamento viene prima di tutto a volte un po' di meno.... Non so dove andremo a finire ma, come ha detto un mio amico: "che paese è quello in cui i 60 anni della Costituzione vengono celebrati dal Presidente della Repubblica di fronte a un Governo già sfiduciato?!".......

Andrea Simone Lerussi ha detto...

Come al solito in queste questioni bisognerebbe avere competenza, per poter parlare di giustizia..

Bisognerebbe entre nel merito per valutare cosa significhi disporre degli arresti e dichiararsi incompetenti il secondo dopo.

L'applauso generale a Mastella, forse andava evitato, se non altro perchè rischi di dare un messaggio distorto. Ma di sicuro andava evitato l'applauso al Presidente della Regione Sicilia, che ha festeggiato con scambio di cannoli la condanna a soli cinque anni per favoreggiamento... Presidente sostenuto da una maggioranza che non è quella dell'Unione.

Anonimo ha detto...

Secondo me sono penosi entrambi gli appluasi...inutile la graduazione della gravità!