lunedì 22 ottobre 2007

Why not?

L’inchiesta denominata "Why not", che vede tra gli indagati il Presidente del Consiglio Prodi e il Ministro della Giustizia Mastella, è stata avocata dalla procura generale di Catanzaro. Viene tolta al Pm Luigi de Magistris e passata a un altro magistrato. L’elemento anomalo in questa vicenda è che l’avocazione sia stata provocata proprio da uno dei soggetti indagati. Polemiche a parte, i fatti partono dalle inchieste condotte dal pm de Magistris al fine di indagare su finanziamenti, in parte provenienti dall’Unione Europea, e su operazioni non trasparenti che vedono protagonisti esponenti del mondo politico, imprenditori, magistrati e massoni.
Il magistrato, in una recente intervista al Corriere della Sera, ha denunciato una sorta di regia occulta e ha fatto riferimento alle intimidazioni istituzionali, alle pallottole recapitate per posta, al tentativo di trasferimento richiesto dal ministro, all’avocazione dell’inchiesta e in particolare alla fuga di notizie inerenti all’iscrizione dello stesso ministro nel registro degli indagati.
Il Ministro Mastella, nelle scorse settimane, ha giustificato la richiesta di trasferimento come un “atto voluto dai suoi ispettori” e appena ha saputo di essere fra gli indagati ha minacciato di far cadere il Governo per cercare la solidarietà del Presidente del Consiglio Prodi che, al momento, si dichiara “sereno”. Noi lo siamo un po' meno...

17 commenti:

Borioni Gabriele ha detto...

..La politica si sta facendo un autogol dopo l'altro..Nella Democrazia la Legge è uguale per tutti e quindi il Signor Mastella si faccia processare come un normale cittadino.

Anonimo ha detto...

Questo governo stava cadendo a pezzzi..... Il caso De Magistris gli ha dato la spallata definitiva.....

Christian

Anonimo ha detto...

Sull'argomento una lettera di Salvatore Borsellino e un'intervista estremamente attuale al giudice Paolo Borsellino:

http://www.beppegrillo.it/2007/10/tutti_insieme_a.html#comments

Ciao, Francesco

Anonimo ha detto...

Gabri! e tu a 23 anni credi ancora che la legge sia uguale per tutti!!
Marco Snaidero

Borioni Gabriele ha detto...

Grazie per la fiducia marco,secondo te?...:-)
Indicavo solo la via giusta all'Onorevole Mastella..l'altra è A CASA!

Andrea Simone Lerussi ha detto...

I Ministri sono processati dal Tribunale dei Ministri. Per legge..

Io da sempre, che si tratti di Berlusconi o di Mastella preferisco non commentare i processi, aspettando le sentenze, che alla fine sono le uniche a contare...

Borioni Gabriele ha detto...

In questo caso, se non sbaglio, dipende.
Bisognerà accertarsi che le intercettazioni siano state fatte mentre i soggetti ricoprivano cariche pubbliche, per cui sarà da vedere.
Certo Andrea che la fiducia ormai è molto bassa verso questa Magistatura.

Anonimo ha detto...

Eh no....scusami....ma "questa magistratura" proprio non la tocchiamo!
Casomai, se proprio vogliamo continuare a lottare contro i mulini a vento, parliamo di "questa classe politica" che per salvarsi (più o meno di fatto) infama e scredita il sistema giudiziario, non di certo il contrario.

Anonimo ha detto...

La magistratura DEVE essere libera da ogni pressione politica. La sinstra ha sempre accusato Berlusconi di voler controllare la magistratura e alla fine chi si sono intromessi sono stati proprio Prodi e Mastella che sono riusciti a fermare l'indagine di De Magistris...
Francesco

Andrea Simone Lerussi ha detto...

Da quanto ne so, uno viene processato dal Triubunale dei Ministri anche se non il fatto a lui imputato è stato commesso prima che diventasse Ministro. L'unica condizione per essere processati al Tribunale dei Ministri è l'essere Ministro nel momento dell'apertura dell'inchiesta o durante il processo.

Su tutto il resto non commento, perchè non ha senso parlare prima delle sentenze. Ricordo poi a tutti che esiste la presunzione di innocenza. Il vero problema non è la Magistratura, ma sono i giornalisti..

Anonimo ha detto...

Condivido quello che hanno detto Niccolò e Francesco. La magistratura dovrebbe essere indipendente, trasparente e soprattutto "creduta".

Antonio Pasi

Andrea Simone Lerussi ha detto...

Rispondo ad Antonio Pani. Io mi accontenterei che la magistratura fosse "giusta", cioè che si limitasse ad applicare le leggi vigenti.

Luca Galvanini ha detto...

Volevo ricordare che nessuno contesta il fatto che Mastella debba essere giudicato dal Tribunale dei Ministri. La questione inquietante è un'altra e i fatti sono alquanto significativi.

L'avocazione è stata eseguita da un "facente funzioni", da un procuratore capo in corso di trasferimento e che dopo due giorni doveva cambiare ufficio. Di fatto ricopriva quel ruolo solo formalmente.

Sarebbe stato preferibile lasciare la decisione di avocare l'inchiesta WHY NOT al procuratore capo che è subentrato. Tanto più che lo stesso CSM ha rinviato il procedimento nei confronti di de Magistris (promosso da Mastella) a dicembre, poichè non ha riscontrato gli elementi di "urgenza" previsti per legge.

In conclusione, tutte queste circostanze, sommate alle varie intimidazioni e alle pressioni pervenute anche da ambienti istituzionali, lasciano trasparire un quadro poco rassicurante sulle persone coinvolte.

Anonimo ha detto...

Per simone & co:

ma scusate, siamo abituati a trasferire i giudici quando "fanno scomodo"...siamo ormai consapevoli che si fanno tante leggi per andare a salvare in corner il reo....diamo ancora colpa alla magistratura?!?
'Spettate che mi tolgo le fette di prosciutto dagli occhi perchè qui o sono cieco io o lo è qualcun'altro........

Borioni Gabriele ha detto...

Le pressioni istituzionali su un fatto scottante come è l'indagine WHY NOT sono scontate, e attendiamo appunto che si faccia chiarezza.
La Magistratura, organo indipendente , deve garantire la sua autonomia ma purtroppo tale condizione non è soddisfatta perchè la stessa Magistratura ha le mani legate..o mi sbaglio?..Perchè altrimenti mi pare ovvio che all'interno della stessa Magistratura ci siano delle persone che sotto pressione dei poteri forti si dimenticano le funzioni distinte che l'organo della
Magistratura e l'organo della pubblica funzione hanno, e vengano fuori questi malaffari che sporcano entrambe.
E in questo caso Nick, a chi diamo la colpa?

Anonimo ha detto...

Concordo con Gabriele!!
Marco Snaidero

Luca Galvanini ha detto...

Aggiornamento vicenda:

Corriere della Sera, 13 novembre 2007

Why not, nessun reato ministeriale

Gli atti che riguardano Mastella non saranno trasmessi al Tribunale dei ministri

ROMA - Non saranno trasmessi al tribunale dei ministri gli atti dell'inchiesta 'Why not' che chiama in causa il Guardasigilli, Clemente Mastella. Lo ha deciso la procura di Roma che ritiene che nelle carte del procedimento, fino a poco tempo fa condotto dal pm di Catanzaro Luigi De Magistris, non emergano reati ministeriali attribuibili a Clemente Mastella, indagato per finanziamento illecito ai partiti, truffa e abuso d'ufficio.

LE TAPPE - A fine ottobre Mastella era stato iscritto nel registro degli indagati nella capitale per abuso d'ufficio, finanziamento illecito e truffa. Il fascicolo era stato preso in carico direttamente dal procuratore Giovanni Ferrara, coadiuvato da un sostituto che si occupa di reati contro la pubblica amministrazione. Ma i magistrati hanno ritenuto che i reati contestati non siano riferibili alle attività di Mastella in quanto ministro. Per il momento, dicono le fonti, il fascicolo resterà a Roma, ma potrebbe anche tornare alla procura catanzarese. Mastella resta comunque indagato: l'attività istruttoria del pm Colaiocco continuerà anche nei prossimi giorni. Il magistrato potrebbe decidere di sentire altri personaggi coinvolti nell'indagine per verificare l'eventuale sussistenza di reati commessi a Roma da Mastella nella sua veste di segretario dell'Udeur e di parlamentare.

WHY NOT - L'inchiesta "Why not" su un presunto comitato d'affari che distraeva fondi pubblici, al centro di dure polemiche tra magistrati e politici, è stata sottratta a de Magistris dal procuratore generale di Catanzaro per un controverso conflitto di competenza. De Magistris, contro il quale Mastella ha avviato un'azione per il trasferimento davanti al Csm, ha aperto una serie di inchieste sui rapporti tra affari e politica in Calabria e Basilicata.

TRASFERIMENTO VICINO PER IL PM - Intanto da Roma giungono le prime indiscrezioni su un possibile trasferimento di de Magistris. Il pm di Catanzaro potrebbe presto andare a svolgere le proprie funzioni presso la Procura di Napoli. La terza Commissione del Csm ha infatti stilato una graduatoria provvisoria per coprire 9 posti disponibili nell'ufficio giudiziario napoletano, per il quale de Magistris aveva, nel giugno scorso, e dunque ben prima che il Guardasigilli Clemente Mastella ne chiedesse il trasferimento cautelare d'ufficio, presentato domanda di trasferimento. Il magistrato, infatti, secondo quanto si apprende, risulta quarto in graduatoria: se non deciderà dunque di revocare la sua istanza di essere trasferito, appare scontato il suo passaggio alla Procura di Napoli. La Terza Commissione del Csm ha, al momento, inviato l'avviso a tutti i 27 magistrati in graduatoria (tra i quali c'è anche il pm di Potenza Henry John Woodcock) e stilerà un documento definitivo solo dopo la scadenza dei termini per presentare eventuale revoca. La proposta di trasferimento, poi, dovrà essere approvata dal plenum.