In seguito alla pubblicazione del libro "La casta" di Stella e Rizzo, che ha venduto oltre un milione di copie, e al V-Day organizzato da Beppe Grillo, che ha raccolto oltre trecento mila firme per la proposta di legge popolare, in Italia si è nuovamente aperto il vaso di Pandora. Ad ascoltare molti commenti dei nostri politici sembra proprio che Grillo abbia scoperchiato il vaso e abbia così scatenato un'ondata di qualunquismo se non, addirittura, di fascismo. Il direttore del Tg2 Mauro Mazza, proprio ieri, ha lanciato l'allarme per il rischio di attentati. Non per i toni minacciosi del Senatùr che incita a "tirare fuori i fucili", ma sempre per colpa del comico genovese.
In questo clima di fermento popolare bipartisan, i politici si stanno interrogando sul come interpretare la rabbia della gente che non si sente più rappresentata da una politica inefficace e lontana dai cittadini. Invece di prendersela con i comici o con i giornalisti che "indicano la Luna", perchè i nostri rappresentanti non cominciano a pensare che non si tratta di un odio generalizzato verso la politica, ma di un'insofferenza specifica per la situazione che stiamo vivendo?
Rimaniamo in attesa di ulteriori sviluppi in merito...
6 commenti:
Mah...sinceramente penso che Grillo sia un apprezzabile populista che è riuscito, a suon di battute, a svegliare un po' la gente. La vicinanza però che si sta venendo a creare tra il "popolo" e la politica è falsa e si racchiude esclusivamente nell'odio verso questa Casta tanto professata e malfamata all'interno dell'omonimo libro.
Seppur condividendo molti temi trattati dal libro e altrettanti argomenti "denunciati" dal comico, penso che questo non sia il giusto modo di fare politica....perchè quello che sta facendo Grillo non è più solo "show-buisness"..ma è vera e propria politica!
Si stanno creando dei "Beppiani" che oltre a criticare ogni strumento e ogni situazione, sanno fare ben poco altro.
E' proprio per questo che non apprezzo sempre e completamente il lavoro che alcune persone come il comico italiano oppure il regista americano Moore fanno: si tratta di grandi denuncie senza quasi mai grandi proposte di soluzione.
E' troppo semplice dire "tutti a casa"; da sempre sappiamo che non si può fare, neppure nello "sporco" mondo della politica, "di tutta l'erba un fascio".
Preferivo il Grillo su Tele+ rispetto al Grillo sul giornale!
Niccolò Picotti
Per quanto Beppe Grillo mi veda daccordo su molti argomenti, ma soprattutto sulla capacità da buon comico di condirli, non sono in parte u v-day anzi, rispetto e concordo a piene vele con gli interventi del presidente della Repubblica Napolitano e Rai 2. Voglio anche ricordare che Hitler ha iniziato così e che ci sono dovute ragioni ,forse, per fermare il fenomeno Grillo. Quello che mi preoccupa e che in Italia non si ha la capacità di sedersi ad un tavolo e chiarire le motivazioni che portano a questo disastro politico. Su questo sono invece daccordo con Beppe. Non penso però, che alzando la voce, le cose cambieranno ; magari inizialmente ,trasportati da tutte queste buone cause ma tutto svanirà in un pugno di potere che ha sempre fatto gola a tutti. ( es. ricordando i sani principi di Che, in cosa si sono tramutati dopo aver conosciuto il potere? ) Sono giunto alla conclusione che in uno stato come l'Italia possono cambiare anche 300 classi dirigenti , i problemi nasceranno cmq lo stesso e ci sarà sempre un Beppe Grillo che ci ricorderà quello che già sappiamo. I problemi sono STRUTTURALI da sempre!!
Cmq il Senatur è davvero un figo!!
p.s Ricordo che Beppe predica l'antipolitica, ma in realtà fa politica e anche di sinistra estrema questo è il dilemma! quindi votiamo NO A GRILLO!
Marco
Beppe Grillo si devinisce lui stesso un comico, infatti fa ridere il suo sbraitare contro la politica, anche se sono convinto che molti politici vanno appesi a testa in giù per le loro malefatte, però non è con il condannare i partiti che si cambia la politica. I partiti sono costituiti come aggregazione volontaria di persone che, aderendo a una concezione filosofica, ideologica e politica si propongono, attraverso l’azione diretta e organizzata dal Partito la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. Questo è il principio per il quale bisogna ancora credere nella funzione dei partiti e della vera politica. Non sono i partiti in quanto associazioni ad essere disonesti, bensì i politici che li gestiscono a uso proprio e che li hanno fatti diventare delle realtà di mal affare per i loro sporchi interessi personali. Ciò che Beppe Grillo dice, pagato profumatamente, per me non è una novità, in quanto lo sto dicendo da una vita, la differenza sta solo nel fatto che lui nel dirle le cose incassa denaro e non poco da chi va a sentirlo, per farsi prendere dalla "grillonite acuta", mentre io nel dirlo e ribadirlo ho pagato un caro prezzo al potere. Lui perchè ha il microfono in mano sul palco diventa soggetto da prima pagina e muove i media perchè fa audience, mentre io a differenza vengo definito il solito idiota, come tanti altri, che parla ai mulini a vento. Chi capisce cosa ha la gente in testa è veramente bravo, sopratutto perchè alla gente è più difficile metterglielo in testa che in culo.
Nel nostro programma politico sociale trova spazio tutto quello che Grillo ha detto al V-day e negli spettacoli sucessivi, e ce nè ancora di più, tanto che per noi quel programma è come il vangelo.
Però, più ridicoli di Beppe Grippo sono quei politici (sempre di quelli che vanno appesi a testa in giù) che pur di ritagliarsi uno spazio mediatico gli tengono banco con denunce, contro offensive, minacce ecc. più idioti di così non si può essere, ha ragione Grillo a prendersi gioco di loro.
In politica invece bisogna avere il coraggio di credere e combattere per le cose giuste e noi lo stiamo facendo con il neo costituito partito Unione Confederale Regionale, con idee chiare, onestà di principi, coraggio per combattere battaglie per cambiare questo stato di cose.
Comunque i Beppe Grillo servono a scuotere l'apatia della gente.
Bruno Peres Segretario del partito Unione Confederale Regionale
www.unioneconfederaleregionale.it
L'anti-politica ha un nuovo nome,un nuovo fenomeno,Beppe Grillo.
La voce di denuncia proviene da un comico e questo deve far riflettere:non è la politica stessa che crea rumore e con gli strumenti adeguati cerca di riparare i danni che proprio i suoi soggetti stanno commettendo,ma un comico stà analizzando una situazione che più che uno show divertente,dovrebbe rendere tutti quanti molto tristi.
Sono molto d'accordo con gli argomenti trattati e le sue denuncie su cosa non và , ma non mi aspetto nulla di più da Grillo,visto anche la sua intenzione è quella di rimanere fuori dalla politica.
Mi aspetto che i politici prendano una seria posizione non di contro-denuncia a Grillo, come continuano a fare, ma a capire che i problemi di cui parla possono ridare una certa credibilità a questa politica malata.
Gabri Grillo è un comico e lo deve rimanere!! Sono pienamente D'accorco su quanto detto dal segretario Bruno Peres!!
Comunque si sta tando dibattendo sul fenomeno dell'anti politica in un Paese che ha smarrito la memoria e abolito la logica, questa inversione del vocabolario ci sta tutta: la vera politica diventa antipolitica, la partecipazione popolare diventa populismo, la sete di giustizia diventa giustizialismo, fare i nomi dei ladri anziché urlare «tutti ladri» è qualunquismo. E infatti, che il V-Day fosse antipolitico, populista, giustizialista e qualunquista, lorsignori l’avevano stabilito prim’ancora di vederlo, di sapere che cos’era. A prescindere».
Marco Snaidero
Per Marco Snaidero
www.unioneconfederaleregionale.it
leggi e poi giudica liberamente ciò in cui noi crediamo e per il quale combattiamo e se anche tu pensi come noi, saremmo felici di costruire un progetto sociale e politico nuovo dove anche tu devi essere protagonista. La gente deve diventare protagonista e la politica deve essere al servizio della gente.
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